FAQ


Cogenerazione (CHP – Combined Heat and Power) significa generazione combinata di energia elettrica (o meccanica) e calore utile impiegando la medesima fonte primaria.

Sfruttando un unico processo di combustione per generare differenti forme di energia, la cogenerazione consente un più efficiente utilizzo dell’energia primaria, con significativi risparmi economici soprattutto nei processi produttivi caratterizzati da una forte contemporaneità tra prelievi elettrici e termici.

Rispetto alla generazione termoelettrica convenzionale la cogenerazione consente, a parità di energia termica ed elettrica generata, riduzioni di emissioni di anidride carbonica in atmosfera nell’ordine del 40%.

Per tale ragione la quasi totalità delle normative in ambito energetico, sia a livello internazionale che nazionale, ne promuove espressamente l’impiego e la diffusione, in quanto tecnologia atta a consentire l’immediata riduzione delle emissioni di gas clima alteranti in atmosfera.

Le centrali di cogenerazione Terra Energia, in particolare, impiegano le migliori tecnologie di riduzione e abbattimento delle emissioni inquinanti, quali la ricircolazione dei gas di scarico e la catalizzazione selettiva, rendendone così possibile l’esercizio anche presso realtà soggette alle più restrittive disposizioni in materia ambientale.

Il primo beneficio è una riduzione dei costi per l’approvvigionamento energetico.

In cogenerazione, con l’impiego di motori a quattro tempi, da un metro cubo di gas naturale è possibile ottenere indicativamente:

  • 3,6 kWh di energia elettrica
  • 5,1 kWh di energia termica, equivalenti a un minore consumo di gas per uso termico di 0,6 metri cubi

Al costo di un metro cubo di gas è quindi possibile generare fino a 3,6 / (1 – 0,6) = 9 kWh di energia elettrica.

Considerando anche i costi di gestione e manutenzione, il rientro dall’investimento avviene normalmente entro quattro anni dall’entrata in esercizio dell’impianto, periodo che si riduce ulteriormente grazie alla possibilità di accedere agli incentivi – sia fiscali che economici – previsti dalle attuali normative, quali la riduzione dell’accisa sul consumo di gas naturale e il riconoscimento dei titoli di efficienza energetica.

E’ poi possibile scambiare in rete o cedere sul mercato l’energia elettrica eventualmente generata in esubero secondo procedure semplificate.

In considerazione di tutti i vantaggi elencati, l’investimento complessivo può autofinanziarsi totalmente, perché normalmente il risparmio ottenuto è maggiore dell’eventuale rata di rimborso di un generico finanziamento a tassi di mercato.

Infine, grazie alla maggiore indipendenza dalla generazione elettrica centralizzata e dalla rete di distribuzione, è possibile ridurre i costi dell’energia reattiva e i disturbi di rete, causa frequente degli scarti nei processi di lavorazione industriale e dei guasti alle apparecchiature elettriche.

Normalmente in non più 20-25 mila ore di esercizio, corrispondenti, nel caso di utenze industriali caratterizzate da prevedibilità dei consumi, a 3-4 anni. In termini strettamente economici questo equivale ad un risparmio annuo netto di 2,5 milioni di kWh di energia elettrica per MW di potenza installata.

Sì, Terra Energia offre anche un servizio di gestione integrata dell’impianto, che include, oltre alla manutenzione ordinaria, le revisione periodiche e una copertura onnicomprensiva di tipo assicurativo.

La gestione viene contrattualmente garantita per un ciclo di vita, pari a 65 mila ore di esercizio, al termine del quale l’impianto richiede una revisione completa.

Il risparmio a consuntivo avviene misurando, mediante un’apposita strumentazione certificata, il consumo di gas e le quantità di energia elettrica e termica generate. Gli impianti di cogenerazione Terra Energia rispettano tutti i requisiti richiesti per poter beneficiare degli incentivi economici riservati alla CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento). A tal fine è richiesta la misurazione di tutti i parametri di consumo e produzione degli impianti attraverso appositi misuratori.

Misurando il volume del fluido termovettore circolato e la differenza tra le temperature in ingresso/uscita all’utenza.

Normalmente il ritorno totale dell’investimento, rilevato a consuntivo, avviene in quattro anni. In termini strettamente economici, questo equivale ad un risparmio netto di 2,5 milioni di kWh di energia elettrica per MW di potenza installata.

Gli impianti Terra Energia sono progettati specificamente per le applicazioni che richiedono fluidi termovettori ad alta temperatura (acqua surriscaldata/vapore).

La decisione di investire in un impianto di cogenerazione non può prescindere da stime attendibili dei risparmi ottenibili. Tali stime sono indispensabili, in particolare, per il corretto dimensionamento dell’impianto.

Premesso che è sempre possibile spegnere l’impianto in caso di necessità o scarsa convenienza, occorre distinguere i casi in cui a mancare è il carico termico e/o elettrico. Nel primo caso il calore che non viene utilizzato viene dissipato, nel secondo la quota di energia elettrica non auto-consumata viene immessa nella rete elettrica di distribuzione.

Si intende la capacità di gestire rapide e improvvise variazioni o interruzioni dei carichi restando in esercizio. In particolare, nel caso di un’improvvisa interruzione del carico termico, è importante che l’impianto sia in grado di passare immediatamente alla totale dissipazione continuando a generare energia elettrica.